Consiglio regionale, approvata la convalida degli eletti

Consiglio regionale Tallini2Il Consiglio regionale della Calabria ha convalidato l'elezione dei consiglieri regionali, eletti il 26 gennaio scorso, e degli assessori regionali sui cui la Giunta delle elezioni ha completato l'esame di eventuali situazioni di ineleggibilità e di incompatibilità. Erano tre, in particolare, le posizioni su cui nelle ultime settimane la Giunta delle elezioni ha effettuato un approfondimento, quelle relative ai consiglieri regionali Pietro Molinaro (Lega), Luca Morrone (Fratelli d'Italia) e Domenico Creazzo (Fratelli d'Italia), quest'ultimo peraltro gia' sospeso dalla carica per il suo coinvolgimento nell'inchiesta "Eyphemos" della Dda di Reggio Calabria: nella seduta tenuta questa mattina prima del Consiglio regionale, la Giunta delle elezioni ha riscontrato la regolarita' della loro elezione. Nei mesi scorsi, da parte di candidati non risultati eletti sono stati presentati ricorsi che contestavano ai tre consiglieri regionali una presunta incompatibilità per non aver rassegnato le dimissioni da incarichi legati a vario titolo alla Regione nei termini consentiti dalla legge per candidarsi. Nell'odierna seduta, la Giunta delle elezioni ha preso atto di un parere tecnico dell'Ufficio area giuridica del Consiglio regionale, parere dal quale non emergono condizioni di ineleggibilità e di incompatibilita' di Molinaro, Morrone e Creazzo, convalidandone all'unanimità l'elezione. La loro elezione è stata quindi convalidata dall'aula del Consiglio regionale. La convalida dell'aula inoltre ha riguardato anche gli altri consiglieri regionali eletti il 26 gennaio scorso e gli assessori regionali attualmente in carica.

Ritirati punti odg su Commissioni- Sono stati ritirati i primi sette punti all'ordine del giorno dell'odierno Consiglio regionale della Calabria, la presa d'atto delle dimissioni del vicepresidente in quota minoranza e l'elezione del nuovo vicepresidente della prima, terza, quarta, quinta, sesta Commissione permanente, della Commissione contro il fenomeno della 'ndrangheta e della Commissione sociale di Vigilanza. Il ritiro dei sette punti e' stato deciso alla luce dell'assenza dall'aula dell'opposizione di centrosinistra, non presente all'avvio dei lavori del Consiglio regionale in segno di protesta per la vicenda delle Commissioni, le cui presidenze sono andate tutte alla maggioranza di centrodestra nella seduta dello scorso 12 giugno: i nuovi vicepresidenti saranno quindi designati all'interno delle stesse Commissioni.

A proporre questa soluzione e' stato il capogruppo della Casa delle Liberta', Baldo Esposito: "Perde significato discutere questi puntio, che per l'assenza dei colleghi dell'opposizione decadono. Il 12 giugno abbiamo fatto tutto legittimamente, come hanno attestato anche i pareri degli uffici del Consiglio regionale. Oggi - ha sostenuto Esposito - avevamo inserito l'ordine del giorno sulle vicepresidenze perche', a partire dal presidente del Consiglio regionale Tallini, volevamo inviare il messaggio della ripresa di un dialogo con l'opposizione. Chiediamo quindi di voler istituire e formalizzare l'istituto delle Commissioni. Ci sono state responsabilita' bipartisan per una paralisi oggettivamente senza precedenti. ma ora sia eliminata al piu' presto proprio nel lavoro delle Commissioni. Auspichiamo che l'atteggiamento dell'opposizione si modifichi e che indichino componenti dei Commissioni, chiedendo al presidente Tallini di attivare i poteri sostitutivi di indicazione dei componenti delle Commissioni se l'opposizione dovessero reiterare nell'impasse". A sua volta, il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, ha ricordato che "abbiamo fatto tutti gli sforzi per ricucire lo strappo, forti di un parere che attestava la legittimita' della procedura, e abbiamo riportato in aula la proposta della rielezione dei vicepresidenti per ripristinare la dignita' della minoranza. La minoranza ha ritenuto di non onorare questo passaggio con la propria presenza, per questo noi rimandiamo le proposte di rinnovo delle vicepresidenze, in ottemperanza al nostro regolamento, all'interno delle commissioni, e solleciteremo l'indicazione dei nomi dei componenti delle Commissioni".

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"Spero - ha sostenuto Tallini - che tutto possa avvenire nella piena collaborazione: non possiamo dare l'idea di un Consiglio rissoso e pero' fermo, tutti, a partire da noi della maggioranza, abbiamo l'obbligo di andare avanti". Dopo l'intervento di Tallini, sono rientrati in aula i gruppi dell'opposizione. A parlare e' stato il capogruppo del Misto, Francesco Pitaro, per il quale "nella vicenda delle Commissioni ci sono un problema politico, e cioe' la maggioranza, pur creando una nuova commissione per trovare propri equilibri interni, non ha voluto attribuire la Vigilanza all'opposizione nonostante una prassi consolidata, ed e' anomalo e grave che la maggioranza voglia auto-vigilarsi. Poi - ha rilevato Pitaro - c'e' un problema giuridico, cioe' la violazione del regolamento del Consiglio regionale, per il quale prima di eleggere i presidenti delle Commissioni i gruppi devono designare i propri componenti nell'opposizione. Abbiamo depositato un'istanza in cui chiediamo al ministero dell'Interno, degli Affari regionali e ai prefetti per fare luce su tutta la procedura, e abbiamo chiesto alla Giunta per il regolamento, peraltro ancora non insediata, di esprimersi sulla procedura. Rinnoviamo la richiesta di rivotare l'intero Ufficio di presidenza delle Commissioni".