Infrastrutture, l’interpellanza della cinquestelle Barbuto: “Occorrono nuove opere nella Calabria jonica”

La deputata M5S Elisabetta Barbuto ha discusso ieri presso la Camera dei Deputati una interpellanza urgente sulle infrastrutture della Costa Jonica cui ha risposto il Sottosegretario del MIT, Roberto Traversi.
Prendendo spunto dall'annuncio dato qualche tempo fa e relativo alla programmazione e alla realizzazione della c.d. Diagonale del Mediterraneo che andrebbe a modificare il tracciato attuale della linea ferroviaria jonica Taranto Reggio Calabria, spostando il traffico a livello di Sibari verso la zona tirrenica, la parlamentare calabrese ha evidenziato che lo stesso, di fatto , "relegherebbe ulteriormente l'intero territorio jonico a sud nel più assoluto isolamento se, contemporaneamente e contestualmente , non si dovesse pensare a programmare e realizzare nuove opere che riequilibrino la sostanziale disparità esistente tra i due versanti calabresi".
In tal senso, già nei giorni scorsi, la deputata aveva chiesto e ottenuto dal relatore di fare inserire nel parere che la IX Commissione Trasporti della Camera ha reso in merito al Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020 allegato al DEF e per le parti di propria competenza, la necessità di garantire, al pari della direttrice Salerno Reggio Calabria, autonomi e sufficienti collegamenti AVR per i versanti adriatico e jonico.

In sostanza l'interpellanza nasce, ha dichiarato la Barbuto, "dalla esigenza di vedere realizzate sulla nostra costa Jonica delle infrastrutture sicure e moderne con il precipuo scopo di assicurare il sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini residenti e non solo nell'ottica di favorire gli spostamenti del traffico sulla costa tirrenica. Ritengo che se finora si è operato in tal senso, occorra adesso svoltare definitivamente pagina e ridare alla nostra zona jonica la dignità che la stessa merita dando a tutti i cittadini la possibilità di scegliere liberamente se, quando e come partire e soprattutto dando al territorio una diversa prospettiva di crescita e di sviluppo sociale ed economico. Ricordiamo, infatti, che le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo e noi oggi scontiamo una disattenzione pluriventennale ed un severo gap infrastrutturale, non soltanto con le regioni del nord, ma anche con altre zone della nostra regione, che è difficile recuperare in tempi brevi. Perché, allora - si è chiesta ed ha chiesto la Barbuto - la diagonale del Mediterraneo non la si programma più a sud, a livello dell'istmo di Catanzaro notoriamente il punto più stretto d'Italia? Ciò consentirebbe di mettere, tra l'atro, in collegamento i porti calabresi di Corigliano e Crotone con il porto di Gioia Tauro e non taglierebbe fuori dai circuiti l'aeroporto Pitagora oltre tutto evitando la deviazione estremamente dispendiosa per il Pollino e prediligendo un percorso, quello jonico, decisamente più agevole sotto il profilo orografico".

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In seguito alla risposta del Sottosegretario il quale ha assicurato la massima attenzione del Ministero sulla zona jonica ed ha elencato svariati interventi previsti in Calabria dai contratti ANAS ed RFI , la deputata Barbuto ha replicato riconoscendo al Governo "segnali concreti - quali gli interventi sulla SS 106 con l'avvio dei lavori del megalotto Roseto/Sibari, lo stanziamento dei fondi per la progettazione della variante Crotone/ Simeri nonché la programmazione del nuovo tratto Sibari/Crotone e la valutazione del tratto Catanzaro / Reggio Calabria, così come gli interventi sull'aeroporto Pitagora e sulla strada ferrata". Tuttavia, ha ritenuto altresì di precisare che lei non intende smettere, fino a quando non spirerà il mandato conferitole dagli elettori, di ricordare al Governo gli impegni assunti perché "mai più la Calabria jonica debba scontare in maniera così drammatica l'assenza di programmazione e la disattenzione riservatale negli ultimi venti anni. Anni in cui si è stabilito che la nostra zona - ha dichiarato - dovesse fungere solo da satellite di altre realtà negandole una propria individualità e disconoscendole l'identità culturale che la contraddistingue nel mondo, privandola delle sue aspirazioni economiche e costringendo i nostri giovani ad allontanarsi dalla loro terra".
Nel corso del suo intervento, inoltre, la deputata ha rivolto un pensiero commosso a tutte le croci disseminate sulla SS 106, ricordando, in particolare, le ultime vittime di Cropani Marina ai cui familiari ha esternato i sensi della sua solidarietà e del suo cordoglio.
"Non vogliamo che ciò accada mai più. Si alle nuove infrastrutture, pertanto, purché si dia priorità assoluta alla zona jonica che aspetta da anni. Per questo motivo occorre fare presto, ha dichiarato la Barbuto, e lavorare in sinergia nell'interesse della Calabria e dei calabresi. Mi fa estremamente piacere constatare che ogni attore istituzionale, non esclusa la Regione, raccogliendo le sollecitazioni del territorio, si stia attivando per la parte di propria competenza. Anche a livello parlamentare partirà a breve la nuova esperienza dell'intergruppo Camera - senato che, sono sicura, lavorerà con entusiasmo ed estrema determinazione al rilancio della nostra zona jonica. Lo dobbiamo ai nostri figli. Per un futuro diverso e migliore".